Domenica di Pasqua

La Domenica di Pasqua sono rappresentati l’annunzio della Resurrezione da parte di San Giovanni all’Addolorata e l’immediatamente successivo incontro tra questa e il Cristo Risorto.
La cerimonia prende localmente il nome di Svelata in riferimento al manto nero dell’Addolorata che viene tolto al momento dell’incontro con il Cristo.
Intorno alle 12, attraverso differenti percorsi processionali, da un lato il simulacro della Madonna recato dai confrati dell’Immacolata e dall’altro quello di San Giovanni portato dalla congrega del Rosario si vanno a disporre nei pressi di piazza Mese.
La Madonna in piazzetta San Nicolello alle spalle della Chiesa di Maria dei Minniti (la Badia); San Giovanni in vicolo dei Passeri in prossimità della Matrice.
Frattanto il simulacro del Cristo risorto, terminata la messa nella Chiesa Madre, viene portato in un angolo della piazza prossimo al simulacro di San Giovanni.
A un momento prestabilito la Madonna entra in piazza Mese e incontro a lei si volge a rapidi passi il simulacro giovanneo che le si inchina innanzi annunziandole la risurrezione del Cristo.
La Madonna è incredula e tale scena si ripete per altre due volte (il simulacro giovanneo viene recato a passi sempre più spediti) fino a che la Madonna, convintasi delle parole di Giovanni, non accetta di incontrare il Cristo.
Ecco allora comparire il Cristo e farsi avanti, a sua volta la Madonna gli si muove incontro mentre il manto nero che la ricopre scivola via lasciandone comparire uno azzurro impreziosito di numerosi ori.
Un vivace scampanio dei bronzi finalmente ‘sciolti’, gli applausi della folla e l’esplosione di vari artifici pirotecnici marcano gioiosamente l’incontro. […]
Dopo l’incontro prende l’avvio una solenne processione per le vie dell’abitato.
La apre San Giovanni, cui seguono la Madonna, il Cristo risorto, le confraternite, la banda musicale.
Dopo essersi lungamente snodato per l’abitato il corteo fa ingresso nella Matrice, dove resta il simulacro del Cristo.
Successivamente, recati dalle rispettive confraternite, la Madonna e San Giovanni fanno ritorno presso le rispettive chiese. […]
 

Tratto dal libro “La memoria lunga: simboli e riti della religiosità tradizionale” di Ignazio Buttitta

Foto di Antonio Fragomeni

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