Caulonia, dove regna la natura incontaminata

Caulonia è il terzo comune per estensione più grande della Provincia di Reggio Calabria dopo la stessa Reggio Calabria e San Luca.

Caulonia è un caratteristico comune della provincia di Reggio Calabria che comprende sia l’antico centro storico di Caulonia (detto colloquialmente Caulonia Superiore) che le innumerevoli frazioni tra le quali spicca, sulla costa ionica, l’abitato di Caulonia Marina.

Estensione

Caulonia è il terzo comune per estensione più grande della Provincia di Reggio Calabria dopo la stessa Reggio Calabria e San Luca. Il centro storico è situato a 300 m s.l.m., ma ha registrato, da ormai più di vent’anni, un abbandono progressivamente crescente delle abitazioni del borgo a vantaggio di quelle della sua frazione sul litorale, o anche verso insediamenti cittadini o metropolitani più grandi.

Paesaggio

La particolarità, una tra le tante, è legata all’affascinante unione di colline, monti, cascate in un intreccio naturale che non può che estasiare chiunque la visiti. Nelle zone montuose delle Serre calabre si raggiunge un’altezza massima di 1241 metri, e dove troviamo una flora ricca di lecci, castagni, abeti e pini. Degradando verso la collina troviamo la tipica macchia mediterranea, mentre sulla costa un terreno argilloso da una parte e con agrumeti dall’altra. Il territorio è attraversato dalle fiumare Allaro, Amusa e Precariti.

Frazioni

Pur non essendo una grande città, Caulonia ha al suo interno ben 18 frazioni, tra le quali ci sono: Agromastelli (in greco-calabro Agromàstori), Campoli, S.Nicola (Ai Nikòlas) in cui è ubicato il Monastero di Sant’Ilarione, Ursini, Cufò (Kufò), Focà (Fòka) e Crochi (Kròki), in quest’ultima è situato il Santuario della Madonna di Crochi.
Non solo frazioni, ma anche borgate, località ancora più piccole che hanno subito il fenomeno dell’emigrazione e oggi abbandonate.

Storia

La tradizione vuole che l’antica Kaulon, situata nei pressi di Punta Stilo, sia stata fondata dagli Achei e fosse colonia di Siracusa. Al tempo di Strabone era deserta in quanto la popolazione era stata trasferita a Pietraperzia, in Sicilia, da parte dei Siracusani qualche secolo prima. L’odierna Caulonia è nota dall’anno Mille sino all’Unità d’Italia come Castelvetere.

Le reali origini della città permangono ancora sconosciute. La documentazione pervenuta risulta ancora lacunosa. Nessun documento ci riporta ai primitivi insediamenti. Sono pervenuti sino a noi, frammenti, schegge, cocci dell’antichità. Quindi, la continuità del centro non è affidata all’antico. E’ affidata, invece, ai continui rifacimenti, a restauri, quando non a delle recenti sovrapposizioni. Di conseguenza assume il carattere di centro antico senza avere, però, l’auridicità del passato.

Nonostante le origini Magno greche il centro urbano del borgo assunse il nome di Caulonia solo il 30 giugno del 1862, in seguito all’unificazione territoriale dell’Italia, con decreto N. 123830 del Ministero dell’interno, cambiò il suo nome di origine bizantino o tardo-romano Castelvetere, riprendendo quello glorioso dell’antica Caulonia, anche se in realtà il centro urbano della antica Kaulon o Kaulonia è situato nel comune di Monasterace.

Attrazioni

Il centro è un borgo di collina, formato da un intreccio di numerose vicoli molto stretti e particolarmente acclivi chiamati vinedi. Si erge su un vero e proprio cucuzzolo collinare, che rende la città simile ad una roccaforte, e che la circonda di dirupi, dette timpi. Piazza Mese, piazza Seggio e piazza Baglio, erano in passato, rispettivamente il centro religioso, politico e commerciale del paese.

Tra le numerose chiese presenti sul territorio comunale si citano la chiesa dell’Immacolata Concezione, detta chiesa del Carmine e sede del monumento nazionale Cristo alla colonna ricavato da un unico pezzo di oleastro, la chiesa del Santissimo Rosario, una volta sede di un convento e successivamente di un carcere, e la chiesa matrice, posta sul punto più alto del borgo, nella piazza più importante, piazza Mese. Vi è anche la presenza di un affresco di epoca bizantina e di uno tra i serbatoi pensili più antichi d’Italia.

Eventi

I festeggiamenti religiosi per la settimana santa di Pasqua (tra cui la processione del Sabato Santo, detta Caracolo) conservano l’eredità di una tradizione religiosa tipicamente meridionale, costellata da rituali di ostentata devozione, figlia di un tempo e di un mondo che si sono esauriti.

Tra gli altri eventi, da ricordare la manifestazione estiva sportiva della squadra campione d’Italia d’arti marziali e kickjitsu, l’Accademia Cavallo che è appunto di Caulonia, la Settimana Santa Cauloniese e l’ormai celebre Kaulonia Tarantella Festival.

Diversi anni fa, l’amministrazione comunale nell’intento di programmare a Caulonia un grosso evento culturale duraturo nel tempo, finalizzato alla valorizzazione del territorio, nel 1999, ebbe l’intuito di realizzare un festival di musica tradizionale calabrese, capace di legare momenti spettacolari della tradizione calabrese con momenti seminariali e di riflessione sulla cultura calabrese.

Il mantenimento del ruolo della musica tradizionale in diversi riti religiosi e di altre festività (festa di Crochi), mostravano il permanere di un humus vitale all’attecchimento ed alla crescita di una manifestazione che avesse la caratteristica e la specificità di una musica, che si accompagna con i gesti, scandita al ritmo della Tarantella.

Questi presupposti erano da stimolo e da auspicio alla buona riuscita dell’iniziativa e della fondamentale sinergia che essa avrebbe instaurato con la gente del posto. Pertanto fu elaborato un progetto di folkfestival, in cui la parte musicale serale era accompagnata da una serie di corsi che solitamente si svolgono durante tutta la giornata.

Da non perdere la possibilità di scoprire ogni bellezza di Caulonia attraverso gli itinerari guidati. Il percorso accompagna il visitatore alla scoperta di espressioni artistiche e museali a cielo aperto di cultura contadina e colori bizantini e rinascimentali, a pochi chilometri i monti ed il mare.

Toni vivaci di affreschi e le tessere dei mosaici creano meravigliose rappresentazioni sui muri delle case, rievocazioni di antiche tradizioni di vita quotidiana. Caulonia rappresenta una sorta di paese illustrato che racconta se stesso con storie di antichi mestieri, valorizzando attraverso la propria essenza artistica l’anima autentica del borgo.

Paesaggio mozzafiato, assolutamente imperdibile, è rappresentato dalle cascate di San Nicola. A poche centinaia di metri dall’eremo di S.Ilario, tra le suggestive gole della Fiumara Allaro, è possibile abbandonarsi alla natura in uno scenario meraviglioso, rappresentato dalle cascate.

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